venerdì 30 gennaio 2015

European Bicycle Market - Dossier Mercato Europeo della Bici 2013 (2014 edition)

Come mia abitudine ormai da tre anni ripropongo l'ultimo dossier completo sull'andamento del mercato europeo della bici realizzato da Colibi e Coliped  "Association of the European Two-wheeler Parts' & Accessories' Industry", che dal 2015 si fonderanno per diventare Conebi "Confederation of European Bicycle Industry".
Alcuni dati interessanti dal Dossier 2013 presentato a luglio 2014:
Italia prima classificata con 2 milioni 671 mila unità prodotte, pari al 23% della produzione europea. Seguono Germania, Polonia, Olanda etc.

Anche per la produzione di accessori e ricambi in testa l'Italia con il 31%, seconda la Germania, terza la Romania etc.

Per quanto riguarda le vendite la Germania è il paese dove sono state vendute più bici nel 2013, con 3 milioni 800 mila unità, il 19% delle bici vendute in Europa. Seguono Gran Bretagna, Francia, Italia quarta con circa un milione  e mezzo, Spagna sesta con circa un milione etc.

Segue timidamente anche l'incremento della vendita delle bici a pedalata assistita EPAC (Electric Power-Assisted Cycles). In testa la Germania con 410000 unità, il 45% del totale europeo, Italia in quinta posizione con 51000 unità, in Spagna invece siamo soltanto al 10 posto con solo 10000 unità vendute (pari all'1%).

Considerazioni finali:
Purtroppo ancora non ci sono dati concreti per ogni paese riguardanti la vendita delle bici pieghevoli; dal dossier si legge qualcosa solo della Francia con 29300 unità  vendute e della presenza importante di Brompton sul mercato britannico.
A me sembra che la situazione si sia un po' stagnata, inoltre sembra ancora in calo la produzione (dal 2010), e le vendite restano in linea con il 2012, ma in calo rispetto al 2010/2011 dove si parlava di un ipotetico nuovo boom della bicicletta.
Speriamo in meglio per il dossier del 2014.

Se avete tempo vi consiglio di dare un'occhiata con calma al dossier dove troverete altri dati importanti, come ad esempio quelli sull'occupazione, il "prezzo medio" delle bici per paese etc.

Per approfondire:
European Bicycle Market - Dossier Mercato Europeo della Bici 2011 (2012 edition)
European Bicycle Market - Dossier Mercato Europeo della Bici 2012 (2013 edition)
La bici sorpassa l'automobile

Alla prossima!

lunedì 19 gennaio 2015

Sellino Brooks B17 Imperial Narrow

Da circa tre settimane sto provando un sellino in cuoio dotato di ritaglio centrale per alleviare la pressione perineale; 
si tratta del Brooks B17 Narrow Imperial:
L'impressione iniziale una volta aperta la famosa scatola Brooks è stata molto buona, le dimensioni più contenute e la linea un po' più "sportiva" sono proprio quello che cercavo ( le dimensioni di questa versione sono leggermente ridotte rispetto al B17 Imperial standard, Larghezza 151mm, Lunghezza 278mm Altezza 70mm; nonostante il peso dichiarato sia di 530g il mio esemplare pesa 505g).
Particolare il sistema con fori e laccetto che ne tiene uniti i lembi evitandone la deformazione e soprattutto il caratteristico ritaglio centrale a forma di  "lancetta d'orologio" (una soluzione registrata dalla Brooks già nel 1890).
In passato avevo provato altri due modelli della casa britannica Brooks (di proprietà italiana dal 2002, vedi Selle Royal), il B17 Standard ed il Flyer dove la larghezza raggiunge i 175mm e non è presente il ritaglio centrale.
All'inizio avevo qualche dubbio, non sapevo su quale delle mie bici montarlo; in fine la scelta è ricaduta sulla Dahon Ios X9:
Mi piace parecchio questo contrasto tra classico e moderno:
 In rete è pieno di info, opinioni, tutorial e quant'altro su come scegliere la sella giusta, qual è la sella migliore etc etc. ma secondo me il discorso della scelta del sellino della bici è assolutamente personale; cioè una sella che per me è una poltrona per altri può essere una tortura o viceversa, l'ideale sarebbe provare (quando è possibile) la sella prima di comprarla.
 Personalmente mi adatto facilmente ai sellini con larghezza di circa 150mm (in teoria bisognerebbe misurare la distanza tra le due ossa ischiatiche e questa misura dovrebbe indicare la larghezza approssimativa del sellino), possibilmente di consistenza non troppo morbida.

Considerazioni generali:
 Il Brooks B17 Narrow Imperial è un ottimo sellino;
 in principio sembrava durissimo, ma adesso dopo vari chilometri è già diventato abbastanza comodo.
Necessariamente i sellini in cuoio hanno bisogno di maggior attenzione.
 Brooks consiglia di utilizzare esclusivamente il suo prodotto Proofide, nonostante esistano numerosi prodotti per idratare e "nutrire" il cuoio.
 Io uso abitualmente (anche per borse e calzature) il grasso di cavallo con formula impermeabilizzante 
(non unge, non ha un cattivo odore e non macchia).
 I primi giorni ho applicato frequentemente nella parte interna una quantità non eccessiva di grasso massaggiandolo con un panno, completando il trattamento lucidando la parte esterna.
Con il tempo si adatterà perfettamente alla forma delle protuberanze ossee del bacino e delle tuberosità ischiatiche, inoltre sarà  possibile mettere in tensione il cuoio con il bullone presente nel telaio del sellino.

Maggiori informazioni sul sito brooksengland.com

Buone pedalate!!

lunedì 12 gennaio 2015

Pneumatici Schwalbe - La mia esperienza personale

Ho avuto parecchie bici, e quindi l'opportunità di provare varie marche e tipologie di pneumatici, in fine circa tre anni fa comprai un'altra bici pieghevole e decisi  per una 24", la Dahon Ios P8 (all'epoca Tern Eclipse).
 Non avevo mai provato una bici pieghevole di queste dimensioni, il resto della storia già lo conoscete... tornando invece all'argomento di questo post, ecco cosa scrivevo delle gomme Schwalbe all'epoca della prima review della Dahon Ios P8:
 "Gli pneumatici Schwalbe Kojak 40-507 (24"x 1.50) in quanto a scorrevolezza, rapidità e grip sull'asfalto sono praticamente imbattibili; il discorso cambia su terreni sconnessi, con qualche buca o a volte anche sulle piste ciclabili dove si sente la mancanza di pneumatici con maggior tenuta e assorbimento degli urti e delle vibrazioni."
In principio devo dire che mi trovavo bene, con la pressione giusta avevano abbastanza grip sull'asfalto, erano leggeri e veloci, ma purtroppo dopo pochi mesi iniziai a forare sistematicamente e senza discriminazione l'anteriore ed il posteriore, inoltre notavo un deterioramento eccessivo del battistrada (non era solo sfortuna...). Quindi, dopo poco più di  un anno con i Kojak decisi di cambiare nuovamente i copertoni e fui quasi costretto a scegliere di nuovo Schwalbe perché purtroppo da 24" non si trova granché sul mercato. Acquistai una coppia di Schwalbe Marathon Plus, famosi per l'inserto antiforatura proprio per evitare la brutta esperienza avuta con i Kojak; ancora uno stralcio dalla review della Dahon Ios X8:"ho sostituito anche pneumatici e camere d'aria (Schwalbe Kojak 24"x1,50 + Presta SV10), che oramai erano ridotti ad un colabrodo, dopo "un'odissea di forature", inoltre nella parte centrale della gomma si era aperta una fessura nella quale entrava di tutto, con conseguenti ennesime forature. 
Dopo averli testati a fondo considero i Kojak poco adatti per un utilizzo urbano quotidiano (in città non si circola sempre sull'asfalto e non sempre le nostre strade sono in perfette condizioni),
 inoltre la loro vita utile sembra sia veramente molto breve, ed  ho quindi deciso di montare due Schwalbe Marathon Plus 24"x1,75 con delle camere Schwalbe 24" Schrader AV10 (la qualità della gomma sembra migliore e offre un'eccellente protezione antiforature). Le note dolenti sono la minor scorrevolezza ed  il peso maggiore  450g c/u per i Kojak contro i 920g c/u dei Marathon Plus".
In fine anche quando montai la Dahon Ios X9 scrissi qualcosa su questi pneumatici: "I copertoni Marathon Plus sembrano veramente molto resistenti ed hanno un grip discreto, ma purtroppo influiscono sul peso complessivo della bici".
Sembravano davvero resistentissimi, la parte del battistrada è molto dura, infatti non ho mai forato e con la pressione giusta hanno una scorrevolezza "decente" (parliamo sempre di un copertone che pesa quasi un kg...), ma purtroppo un mesetto fa mentre mi apprestavo a participare alla Critical Mass di dicembre improvvisamente iniziai a notare qualcosa di strano alla ruota posteriore; una volta sceso dalla bici la brutta scoperta: il copertone aveva un bozzo/rigonfiamento, si era deformato e toccava sia i pattini dei freni che i foderi:
Giunto a casa, osservavo quello che temevo, cioè la tela interna era ormai compromessa:
Ci tengo a precisare che la gomma era ben montata, ed inoltre ho sempre avuto l'accortenza di controllare periodicamente la pressione corretta con il manometro. Purtroppo le foto sono quelle che sono e non ho il dato esatto dei km effettuati con questo copertone, a grandi linee l'ho avrò usato per circa un anno di utilizzo urbano.

In rete ho letto un po' di tutto, nei vari forum, siti web, blog etc.
Esperti e meno esperti dichiarano che le Marathon Plus siano quasi indistruttibili, sono considerate come le migliori gomme per la cittá e spesso vengono consigliate anche per il cicloturismo, altri ancora parlano di varie rotture della spalla, ed altri di rigonfiamenti sui fianchi etc.

Nel mio caso specifico parlando con il rivenditore si ipotizza un difetto di fabbricazione o magari un problema dovuto ad un cattivo stoccaggio/conservazione precedente alla vendita.

 Per concludere fortunatamente il copertone mi è stato cambiato in garanzia con il modello nuovo (il disegno del battistrada dal modello 2014 in poi è un po' differente).

Modello precedente al 2014
Modello 2014
In futuro, il post verrà aggiornato dopo averne ampiamente testato il comportamento su strada.

sabato 10 gennaio 2015

Mini Velo Circus - Lilly Yokoi The Ballerina On The Golden Bicycle

Tempo fa era riapparso sui social network un bellissimo video risalente agli anni sessanta, dove un'artista circense giapponese Lilly Yokoi con la sua splendida "mini velo" dorata allietava il pubblico con un fantastico spettacolo acrobatico.

Lo riproponiamo con piacere:

  Info su questa grande artista su Lilly Yokoi (via Circopedia)
Maggiori informazioni sulle minivelo nella sezione Mini Velo - Small Wheel Bicycles

mercoledì 7 gennaio 2015

Folding Style - Progetti per il 2015

Eccoci qui di ritorno.
Il 2014 è stato un anno abbastanza travagliato, ho cambiato città, conosciuto nuovi amici e tra una cosa e l'altra ho percorso parecchi chilometri con le mie bici
 (circa 6500km in totale, purtroppo sono tutti km "urbani" in quanto non mi è stato possibile effettuare nessun itinerario cicloturista importante), 
in questi giorni di vacanza ho meditato un po' su come affrontare il nuovo anno con il mio blog;
 a continuazione alcune considerazioni in ordine sparso.

Come ben saprete quasi tre anni fa ho iniziato a scrivere ed alimentare questo "diario personale" non commerciale attraverso il quale trasmettere la mia passione per il mondo delle bici pieghevoli e del ciclismo urbano in generale;
 Folding Style fino ad ora non ha avuto nessuna relazione commerciale con i marchi citati nei post, al momento non ho nessun partner o collaboratore, nel blog non ci sono banner pubblicitari e non mi piace fare spam.
 Questo blog viene redatto in lingua italiana con tutte le limitazioni del caso legate ai motori di ricerca etc, ciò nonostante i numeri delle visite sono considerevoli e ne approfitto per ringraziare tutti gli amici che seguono FoldingStyle da tutte le parti del mondo. 
Vivo all'estero da parecchi anni ed ho scelto di scrivere in italiano per non perdere il contatto con la mie radici ed anche per colmare un po' il vuoto informativo che purtroppo esiste, infatti la maggior parte delle informazioni che si trovano in rete sugli argomenti da me trattati sono in inglese o spagnolo, cinese etc.
Un blog richiede uno sforzo non indifferente, soprattutto in termini di tempo, in particolare per quanto riguarda la ricerca di nuovi argomenti, l'elaborazione delle foto, i video etc. e molte volte risulta complicato combinare questo impegno con l'attività lavorativa.
Effettivamente non avevo considerato adeguatamente quanto impegno richiedesse gestire uno spazio virtuale come questo.
Inoltre nella vita ci sono anche altre cose importantissime, come il piacere di stare con la famiglia, con gli amici, e purtroppo in questi ultimi anni a volte ho un po' sacrificato anche parte del mio tempo libero per il blog, quando invece avrei voluto leggere un buon libro o ... fare quello che mi piace di più, cioè andare in giro in bicicletta.

Alla luce di quanto scritto, considerando che un progetto frutto di una passione non debba trasformarsi con il tempo in una sorta di "dipendenza/obbligazione" o comunque non debba compromettere altre attività già da un po' sto cercando di organizzare diversamente la periodicità delle pubblicazioni.

Inoltre dopo aver contribuito anche come moderatore ho dovuto limitare le mie "apparizioni" nei vari forum dedicati alle bici pieghevoli in Italia e Spagna, nei quali credo di avere condiviso abbastanza informazioni e dedicato parecchio tempo in questi ultimi anni.

Quest'anno vorrei continuare dando spazio alle ultime novità, raccontarvi ancora della mia vita da ciclista urbano e "pieghevolista" a Barcellona, ma soprattutto vorrei avere il tempo per organizzare ed effettuare qualche bel viaggetto in bici e perché no comprare anche un'altra bici pieghevole... 

Buon 2015 a tutti!!
Salud y pedales!!